Politica dei media nei Cantoni: punto della situazione

Alexander Arens, 11 novembre 2024

“Licenziamenti al Corriere del Ticino”, “La RSI taglia 15 posti di lavoro, 5 i licenziamenti”. Dal settore dei media – siano essi internazionali, nazionali, regionali o locali – fioccano cattive notizie. Mentre la ricerca di modelli di business sostenibili si sta rivelando difficile, la politica continua a discutere animatamente sull’opportunità di sovvenzionare i media e sugli strumenti più adatti per farlo. Giro d’orizzonte sui vari approcci scelti dai Cantoni.

Il settore dei media sta attraversando un profondo cambiamento strutturale. Lo spostamento della fruizione e del mercato pubblicitario verso i canali digitali ha deteriorato le condizioni economiche del giornalismo. Questo cambiamento tocca in particolare le testate regionali e locali.

Per il federalismo e per i Cantoni quest’evoluzione risulta problematica sotto diversi aspetti: vi è il rischio che determinate regioni si troveranno sprovviste (o quasi) di una copertura giornalistica e questo potrebbe avere un impatto diretto sulla vita politica e culturale locale. Inoltre, la cooperazione editoriale e la condivisione di contenuti tra redazioni oscurano progressivamente il punto di vista dei Cantoni e delle regioni su temi e questioni nazionali. A questo si aggiungono altre sfide, come il calo del consumo di contenuti giornalistici, la frammentazione dell’opinione pubblica e le nuove forme di comunicazione delle autorità. 

L'attuale trasformazione dei media minaccia la copertura mediatica delle regioni e, di conseguenza, ha un impatto diretto sulla loro vita politica e culturale. 

© Pixabay

La popolazione svizzera a favore della diversità dei media

Di fronte a questo cambiamento strutturale, il tema dei media e del loro finanziamento catalizza l’attenzione del pubblico. Come dimostra uno studio di gfs.bern (2020), commissionato dall'Associazione Media con Futuro, la popolazione svizzera sa quanto siano fondamentali i media per la democrazia diretta e riconosce l’importanza di un panorama mediatico diversificato. Questa consapevolezza non si limita ai media tradizionali, ma include anche quelli online. È interessante notare che anche i media regionali sono considerati importanti.

Nel complesso, una netta maggioranza della popolazione svizzera sostiene la diversità dei media e la promozione della stampa e dei media online. Tuttavia, il pacchetto di misure a favore dei media non ha saputo raccogliere i consensi necessari per superare lo scoglio delle urne lo scorso 13 febbraio 2022.

Punto della situazione 2023

Alla luce del cambiamento strutturale nel settore dei media, delle sue conseguenze per la democrazia e il federalismo e delle esigenze della popolazione, la Fondazione ch vuole promuovere un approccio e una discussione globale sulla politica dei media dalla prospettiva del federalismo. A tal fine, ha elaborato una panoramica delle politiche dei media cantonali basandosi sulle raccolte delle leggi, su ulteriori ricerche e sui feedback forniti dagli interlocutori cantonali che, senza voler essere esaustiva, può fungere da base informativa: 

Politica dei media nei Cantoni 2023


A proposito dell'autore

Alexander Arens è collaboratore scientifico presso la Fondazione ch. Ha conseguito un dottorato presso l'Istituto di scienze politiche dell'Università di Berna.

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