Festival aller↔retour - traduzione e letteratura
- aller-retour
La terza edizione del festival aller↔retour è dedicata al tema della trasgressione, che sarà sondato in vari modi: esplorativo, ludico, serio, spensierato, controverso. Scoprite il programma qui sotto, dove anche i bambini avranno il loro tornaconto. Ingresso libero.
10:30 : Apertura
11:00 – 18:00 : Asilo nido e laboratori per bambini
11:00 – 19:00 : Letture, conferenze, incontri, laboratori
12:15 – 18:00 : Bar di traduzione – scambio con istituzioni letterarie
20:30 – 23:00 : L’Opera da tre soldi – giro di riscaldamento e versione in miniatura
Con la consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti, Reina Gehrig, Ruth Gantert, Camille Luscher, Velia Ferracini
Modera: Claudia Appenzeller
Discussione in tedesco e francese
Salle de spectacle
È dai tempi dell’illuminismo che la letteratura e la traduzione sono considerate canali di trasmissione di idee, valori e visioni per lo sviluppo della società, espressioni della cultura di un paese o di un’area linguistica. Che influsso hanno la Collana ch o siti internet come Viceversa Letteratura sulla coesione nazionale? Con le cinque donne che abbiamo invitato alla tavola rotonda di apertura guarderemo al passato e al futuro, e discuteremo di come in Svizzera la scena letteraria e quella della traduzione possano arricchirsi a vicenda.
Con Rose Labourie e Silvia Albesano
Modera: Lou Lepori
Discussione in italiano e in francese
Salle de spectacle
Blutbuch è un libro che ha fatto parlare molto di sé: ha vinto i premi più importanti del mondo germanofono, provocando un’ondata di cyberbullismo contro l’autorǝ Kim de l’Horizon… Dopo la tormenta è giunto il momento della traduzione e quello della lettura sensibile e profonda. Silvia Albesano e Rose Labourie hanno trasposto questo testo fuori dal comune in italiano e francese. Seguendo Kim de L’Horizon, si sono impegnate a smantellare la binarietà delle rispettive lingue. Le sfide grammaticali non sono le stesse, ma lo scossone letterario si ripercuote in tutte le versioni. Blutbuch è un’esplorazione di ogni forma di fluidità: dal genere, alla scrittura, al corpo. Un libro di carne e d’acqua il cui gesto più eversivo forse si situa oltre l’aspetto al quale lo si è voluto relegare. Infatti, nel corso della discussione emergerà anche la domanda del ruolo che può avere la (pre)traduzione automatica in un’opera letteraria.
Laboratorio di traduzione con Myriam Alfano
Modera: Florence Widmer
Laboratorio in tedesco con varie lingue di partenza
Salle 111
↗ Iscrizione: ch-reihe(at)chstiftung.ch (indicare nell'oggetto il nome del workshop)
In cooperazione con Librairie la Bulle
Myriam Alfano traduce dall’italiano e dallo spagnolo verso il tedesco. Si è specializzata in particolare nella traduzione di fumetti e graphic novel, un genere che cristallizza tutte le difficoltà della traduzione letteraria: umorismo, dialoghi e stile si scontrano nello spazio di una vignetta e, come se non bastasse, vanno collegati alle immagini! Occorre fare parlare la pagina nel suo insieme, tenere conto dei colori e delle iscrizioni, senza dimenticare di prestare ascolto alla voce dei personaggi. Il laboratorio sarà dedicato soprattutto all’aspetto dell’oralità. Fino a che punto ci si può staccare dall’originale per tradurre una lingua familiare? Quale gergo utilizzare per toccare nel profondo le lettrici e i lettori? Quante regole di possono (o si devono) trasgredire?
Con Gaëlle Cogan e Monique Kountangni
Modera: Camille Logoz
Discussione in francese
Aile Est
↗ Iscrizione: ch-reihe(at)chstiftung.ch (indicare nell'oggetto il nome del workshop)
Brownbag-session (panino offerto alle persone presenti)
Gaëlle Cogan e Monique Kountangni sono traduttrici dall’inglese al francese, due lingue dominanti, sì, ma non nell’ambito della «collaborazione federale». Per esercitare la loro arte, devono attraversare una frontiera e avventurarsi in un mondo editoriale francofono più vasto. E come per qualsiasi traversata, si apre un’area – spesso grigia – di passaggio: quali disagi comporta? Quali trasgressioni inventare quando il passaggio si fa arduo? Durante la pausa pranzo formeremo un circolo intimo in cui ascoltare sia Gaëlle Cogan presentare le sue ultime pubblicazioni, che spaziano da frammenti meditativi (Terry Tempest Williams) a un’enciclopedia collettiva femminista (Pussypedia), sia Monique Kountangni parlare del suo lavoro in cui confluiscono scrittura, traduzione e performance. Attraverso il dialogo esploreranno questa area di incomodo, ciò che ne risulta dal punto di vista artistico e le solidarietà che la popolano.
Laboratorio di traduzione con Annette Hug
Modera: Camille Luscher
Laboratorio in francese e in tedesco
Salle 111
↗ Iscrizione: ch-reihe(at)chstiftung.ch (indicare nell'oggetto il nome del workshop)
In cooperazione con studiyo filipino
La traduzione è sempre stata presente nei romanzi di Annette Hug. Come trasporre il Guglielmo Tell sull’orlo del Pacifico, dove non ci sono mai stati né balivi né valanghe? Come avvertire un’umanità di cui non possiamo conoscere la lingua futura della pericolosità delle scorie nucleari? E ora l’autrice passa ufficialmente all’atto: nel 2024 pubblicherà per le edizioni tincatinca Offenes Meer di Luna Sicat Cleto, sua prima traduzione dal tagalog, una delle lingue Filippine, paese in cui ha studiato e vissuto. Partendo dalle sue poesie e dai fumetti di Manix Abrera, Annette Hug ci proporrà un viaggio ai confini di una lingua che, come spesso succede nei paesi postcoloniali, incorpora varie lingue straniere. Come reagiscono il tedesco e il francese a questi prestiti? Non è richiesta alcuna conoscenza del tagalog per partecipare al laboratorio: come vedremo, tradurre è anzitutto scrivere.
Con Marina Skalova
Modera: Sarah Gay-Balmaz
Discussione in francese
Salle de spectacle
Sono da poco uscite le traduzioni dal russo Tu es l’avenir di Galina Rymbu (Vanloo) e Verdicts di Lidija Jusupova (Zoème) a cura della scrittrice e poetessa Marina Skalova. Le poesie di Rymbu parlano, a ritroso, dell’invasione dell’Ucraina, paese in cui si era esiliata, e delle utopie vegetali, femministe, comunitarie che l’hanno preceduta. Quelle di Jusupova si basano su documenti giuridici relativi a violenze sessiste e sessuali che l’autrice frammenta e riassembla allo scopo di sentire, attraverso il ritmo, i tratteggi e la ripetizione, un possibile spazio riparatore. In Russia, con la propaganda e la dominazione statali che imperversano, parlare della forza politica e militante della poesia è tutt’altro che un atto di vanità: è un vero e proprio mezzo di resistenza. Nelle sue traduzioni, Marina Skalova lavora la lingua come una materia da arare, digerire, abitare. È una lingua in grado di fare violenza, ma anche di ascoltare ed esistere.
Con Amir Sarvan e Nermin Tulić
Modera: Mirsad Maglajac
Lettura musicale e discussione in tedesco
Salle de spectacle
La traduzione è un’arte, un artigianato, una compagnia fidata, un corpo a corpo. Come minimo è un modo di farsi capire. E a volte è una necessità, in particolare quando la letteratura svizzera si arricchisce di testi di autrici e autori provenienti da altre lingue e culture. Molto più di un mero strumento per comunicare, in questi casi la traduzione diventa un luogo intermedio abitato, uno spazio di negoziazione e di riflessione. Amir Sarvan scrive in bosniaco e sarà accompagnato sul palco dal fisarmonicista Nermin Tulić. La lettura musicale, sotto la regia di Zarina Tadjibaeva, sarà incentrata sul legame tra i testi di Amir Sarvan e i brani di sevdalinka suonati da Nermin Tulić, su intime cartografie linguistiche, e su un processo creativo a più livelli.
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Pišemo i sviramo, dakle postojimo
učestvuju Amir Sarvan i Nermin Tulić
Prevođenje je umjetnost, zanat, spajanje i trvenje. U užem smislu to je način sporazumijevanja, a ponekad i potreba. Na primjer, kada se švicarska književnost obogati tekstovima autor(ic)a iz drugih jezika i kultura. Tada prevod ne ostaje samo puko sredstvo komunikacije, nego se nastanjujući između ljudi, postaje prostor za raspravu i razmišljanje. Amir Sarvan piše na bosanskom jeziku, a na sceni će ga pratiti harmonikaš Nermin Tulić. U književno-muzičkom programu, koji je scenski osmislila Zarina Tađibajeva, govori se o odnosu tekstova Amira Sarvana i sevdalinki u izvedbi Nermina Tulića, o intimnim jezičkim prikazima i o višestruko isprepletenim, kreativnim povezanostima.
Književno-muzički program i razgovor na njemačkom
Con Not Soliva
Modera: Rico Valär
Discussione in francese
Aile Est
L’opera di J.R.R. Tolkien ha avuto un successo incredibile, ma pochi sono consapevoli della sua dimensione traduttiva. Si presenta come la traduzione di un manoscritto ritrovato a cura di un brillante linguista e traduttore. E poi c’è tutta la rete di lingue che Tolkien ha costruito per animare il suo universo fantastico… Insomma, la traduzione pervade la saga della Terra di Mezzo. Nella sua versione de Lo Hobbit in sursilvano – variante del romancio parlata nella parte occidentale dei Grigioni –, Not Soliva, oltre a tenere conto di queste questioni, opera una riflessione sociolinguistica sulla lingua di arrivo. Di che cosa occorre tenere conto per tradurre opere della letteratura mondiale in una lingua legata a un territorio e a un contesto molto specifici? Come mai il traduttore ha scelto il sursilvano anziché il rumantsch grischun, la lingua standard e interregionale? Durante l’incontro, Not Soliva ci racconterà perché si è buttato in questa grande impresa e come lo hobbit abbia compiuto un grande balzo in una «piccola» lingua.
Con Olivier Mannoni
Modera: Thomas Hunkeler
Discussione in francese
Salle de spectacle
Grande traduttore dal tedesco al francese, Olivier Mannoni si è anche occupato di storia: la storia come soggetto di studio, come materia prima per romanzi e come periodo temporale da cui provengono alcuni testi da lui tradotti. Ciò lo ha portato a diventare uno specialista di uno dei capitoli più tetri e pericolosi della storia: il nazismo. Le diverse prospettive raccolte gli hanno permesso di pubblicare, con l’aiuto di un’esigente squadra scientifica ed editoriale, Historiciser le mal, une édition critique de Mein Kampf. Un’esperienza di invischiamento e di lotta con un testo contorto, confuso e odioso da cui è nato il saggio Traduire Hitler. Lungi dal concludere un processo, questo lavoro sembra avere aperto una breccia: Olivier Mannoni sta proseguendo le sue riflessioni sul potere del discorso e sulla perversione del linguaggio nell’ambito di un nuovo libro in fieri.
Con Ulrich Blumenbach
Modera: Florence Widmer
Discussione in tedesco
Aile Est
In collaborazione con laZurich James Joyce Foundation
Ulrich Blumenbach si è proposto di tradurre una delle opere in inglese più importanti del XX secolo: Finnegans Wake di Joyce. Questa non è certo la sua prima grande sfida traduttiva, dato che ha già trasposto in tedesco anche David Foster Wallace e Joshua Cohen. In questo caso traduce un autore che ha studiato per anni in qualità di filologo e affronta uno dei luoghi comuni inveterati della letteratura: l’intraducibilità dei grandi capolavori. Blumenbach rimette in dubbio l’opacità e il mito che circondano l’opera di Joyce e rende palpabili il suo estro linguistico e narrativo, il suo senso dell’umorismo e la sua sensualità. È la vita di una vita, quella dell’autore e anche del suo traduttore e lettore. Presentandoci il suo percorso ci renderà partecipi di un lavoro linguistico radicale.
Con Lukas Bärfuss, Lucie Taïeb e Lionel Felchlin
Modera Salomé Kiner
Tavola rotonda in francese
Salle de spectacle
Lukas Bärfuss è uno dei più importanti scrittori dello spazio germanofono. Nel suo libro Vaters Kiste. Eine Geschichte über das Erben riflette sul concetto di eredità, arrivando così a considerare i rifiuti come un lascito ingombrante per le generazioni future. In Freshkills, la scrittrice, ricercatrice e poetessa Lucie Taïeb costruisce una narrazione-documentario sulla discarica di Staten Island, New York, che la porta a interrogarsi sulla gestione dei rifiuti e sulla lingua tecnocratica che ce ne fa dimenticare l’esistenza. Ambedue hanno inoltre in comune un lavoro ritmico sulla lingua: Lukas Bärfuss è drammaturgo e Lucie Taïeb, oltre alla poesia, ha tradotto per il teatro. Quanto a Lionel Felchlin, ha tradotto vari libri di Lukas Bärfuss, compreso quello presente (Le carton de mon père), e ci parlerà del modo in cui ha scelto di riciclare le parole dell’autore.
Con Anne-Sophie Subilia e Carlotta Bernardoni-Jaquinta
Modera: Yari Bernasconi
Discussione in italiano e francese
Aile Est
La moglie racconta di una sovversione appena percettibile, quella di Piper, che segue il marito in una missione umanitaria a Gaza. Quali margini ha una casalinga espatriata per ribellarsi? Piper insiste per avere un giardino in pieno deserto, si disinteressa della maternità, si abbandona all’ozio e cerca così di inventarsi una quotidianità che le appartenga. Attraverso una narrazione esilissima, Anne-Sophie Subilia avvia una riflessione profonda sull’indipendenza e i suoi corollari: l’individualismo e la disinvoltura. La traduttrice Carlotta Bernardoni-Jaquinta ha raccolto la sfida di cercare le parole giuste che potessero rendere anche in italiano questa atmosfera di volta in volta pesante e galvanizzante: ovvero quando l’intimità fa riverberare le tensioni geopolitiche e la trasformazione dei ruoli di genere nella società.
Con Alexandre Pateau
Modera: Thierry Raboud
Discussione in francese
Salle de spectacle
↗Prenotazione raccomandata
L’inclassificabile Opera da tre soldi di Brecht non era certo predestinata a entrare nel canone. Operetta tratta da un’opera barocca inglese, realizzata in fretta e furia, popolare e beffarda, è una farsa impertinente e ingannevole tanto quanto il suo antieroe Macheath. E il traduttore Alexandre Pateau non fa che complicare le cose: non si è accontentato di ritradurre il testo per le edizioni L’Arche, ma ne ha riesumato le varie versioni, ha realizzato un apparato critico e ha adattato l’insieme dei brani alla partitura di Kurt Weill. In più, ha seguito il nuovo allestimento scenico di Thomas Ostermeier alla Comédie-Française. Nel bel mezzo di una tournée cabarettistica volta a fare conoscere le song da lui ricreate, Pateau fa tappa a Friburgo per parlarci di traduzione cantata e della carica sovversiva di una commedia musicale anticapitalista.
Con Alexandre Pateau, Julia Deit-Ferrand (mezzosoprano) et Florent Lattuga (piano)
Concerto e presentazione in francese
Salle de spectacle
↗Prenotazione raccomandata
A completamento della discussione con il traduttore Alexandre Pateau, aller-retour propone, in collaborazione con la Nouvel Opéra Fribourg (NOF), un condensato dell’Opera da tre soldi. Le canzoni più emblematiche saranno interpretate dalla mezzosoprano Julia Deit-Ferrand, il cui repertorio spazia dai più importanti ruoli dell’opera al musical, passando per forme artistiche vicine alla performance. Ad accompagnarla al piano, Florent Lattuga, musicista eclettico, cultore sia del jazz che della musica lirica, che non esita a esplorare con modalità nuove e originali. Alexandre Pateau si esibirà invece come narratore del recital e come voce, in coppia con Julia Deit-Ferrand.
Come posso iniziare a tradurre? Come si diventa autore o autrice? Come trovo un editore? Quali sono le opportunità di formazione e di finanziamento a mia disposizione? Come posso creare una rete di contatti nel settore letterario? Specialisti del settore letterario risponderanno a queste e a molte altre domande durante il tavolo aperto. Le seguenti istituzioni saranno presenti nella sala Vinyle agli orari indicati.
In collaborazione con L'Île aux trésors
↗ Iscrizione: ch-reihe(at)chstiftung.ch (indicare nell'oggetto il nome del workshop e l'età del bambino)
L’ Île aux trésors è uno spazio di animazione socio-culturale dedicato al gioco, all'immaginazione e alla creatività. Bambini e adulti possono divertirsi liberamente sul posto. Nell'area allestita da L'île aux trésors sono disponibili giochi e giocattoli con cui i bambini possono giocare mentre i genitori assistono a un evento o partecipano a un laboratorio. È disponibile anche un'area dedicata all'artigianato. Uno o due adulti saranno presenti per sorvegliare i bambini.
Con Federica Panchaud e Gaia Cerri
Per bambini dai 3 ai 5 anni (14.15-15.15) e dai 5 ai 10 anni (15.30-16.30).
Laboratori in francese e LSF
Salle 109
↗ Iscrizione: ch-reihe(at)chstiftung.ch (indicare nell'oggetto il nome del workshop e l'età del bambino)
In viaggio verso universi fantastici alla scoperta del mondo delle persone sorde. Dei laboratori per scoprire il mondo dell’immaginario e la lingua dei segni francese (LSF) attraverso storie raccontate simultaneamente in francese e in LSF. Si impareranno in modo ludico alcuni segni di questa bella lingua con giochi divertenti e arricchenti. Viaggio, incontri, scoperte, apprendimento e giochi: che c’è di meglio? Laboratori accessibili e aperti a bambini sia udenti che sordi. Vi aspettiamo!
Espace culturel
Le Nouveau Monde
Fribourg
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